Artravelling: 01/10/09 - 01/11/09

sabato 31 ottobre 2009

Happy Halloween

Jack-o'-Lantern

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mercoledì 21 ottobre 2009

Zuppa cinese con Granchio e Asparagi

Eccola, sta zuppetta cinese facilissima che mi sta ballando in testa da un pò di tempo (il granchio è in frigo da almeno un mese), oggi era la giornata giusta per mangiarsela bollente e confortante. Essendo una delle mie zuppe preferite della cucina cinese ho pensato di recuperare la ricetta più vicina all'originale, senza tutte quelle inutili aggiunge tipo i funghi (!) o il tofu (!) che proprio non ci azzeccano. Con gli avanzi di granchio e asparagi domani proverò a farci un bel risottino cremoso :P

Ingredienti per due

500ml di brodo vegetale o di pollo
200g di polpa di granchio (compresa l'acqua)
6 asparagi (anche surgelati)
un cipollotto media grandezza
zenzero tritato
pepe bianco
sale
olio di arachidi (o di semi)

Preparazione

In un wok mettere tre cucchiai di olio e far insaporire il cipollotto tagliato a fettine sottili, sono la parte bianca, per un minuto (non deve dorare). Se gli asparagi sono freschi sbollentarli un paio di minuti in acqua salata, se sono surgelati usarli ancora freddissimi. Tagliarli in fettine da mezzo centimetro arrivando fino a tre centimetri dalla punta, che va lasciata a parte.

Zuppa cinese con Granchio e Asparagi

Buttare nel soffritto solo le fettine di asparago e farle saltare per un paio di minuti. Salare, pepare e spolverare con lo zenzero. Se si ha lo zenzero fresco basta aggiungerne un pezzetto al soffritto. Unire la polpa di granchio con la sua acqua e farla cuocere per cinque minuti, a fuoco basso, finchè l'acqua è tutta e vaporata. Il wok è una pentola adatta a cotture veloci quindi bisogna tenere sempre d'occhio il granchio e mescolarlo bene se no tende subito ad attaccare. Quando è pronto versarci sopra il brodo caldissimo e dividerlo nelle ciotole. Rimettere sul fuoco il wok e far saltare le punte degli asparagi salandole leggermente e usandole poi come decorazione con qualche fettina di cipollotto cruda. Servire bollente.


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lunedì 19 ottobre 2009

Cookies Cake Double Chocolate

Dopo averci pensato parecchio (ero partita da una torta doppia fragola) ecco il risultato ultra cioccolatoso. La frolla senza uova al cioccolato ha una consistenza meravigliosa e rimane ben consistente ai bordi della tortiera così si può farcire facilmente. Per la farcitura semplicemente due creme pasticcere, alla vaniglia e al cioccolato, con un effetto morbidamente budinoso. Con gli avanzi del guscio ho fatto qualche biscotto e alcuni li ho usati per decorare. Il risultato esteticamente non è un granchè ma la torta nel complesso non mi spiace, soprattutto dopo cena :) Ora devo trovare qualcosa da fare con gli albumi! Mentre fotografavo è venuta a farmi visita la pintu, cosa usuale, ma per una volta sono riuscita a farle una foto non mossa!

Cookies Cake Double Chocolate (part)

Ingredienti

per la frolla
150g di burro
270g di farina
4 cucchiai di zucchero
60g di cacao in polvere (zuccherato)
3 cucchiai di acqua freddissima

per la farcia
un litro di latte
70g di maizena
un baccello di vaniglia
60g di cacao in polvere
6 tuorli
8 cucchiai di zucchero

Preparazione

Preparare la frolla come sempre ma aggiungendo il cacao dopo che si sono formate le briciole di farina e burro. Aggiungere l'acqua fredda e formare una palla, porla in frigo fino al momento di utilizzarla (almeno mezz'ora). Cuocere il guscio in bianco a 180° e lasciarlo raffreddare perfettamente.

Cookies Cake Double Chocolate

Preparare la crema pasticcera, quando risulta cremosa dividerla in due parti, in una unire il cioccolato, nell'altra i semini dal baccello di vaniglia. Versare la crema al cioccolato ancora calda nel guscio freddo, aspettare che si raffreddi e aggiungere la crema alla vaniglia. Decorare a piacere con il resto della frolla e servire ben fredda.

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venerdì 16 ottobre 2009

Crostata (senza uova) con Fragole e More

Continuano gli esperimenti per trovare una frolla per torta leggera ma buona. Questa versione senza uovo mi è piaciuta un sacco e me la segno per una prossima torta, a cui mi piacerebbe aggiungere una buona dose di cioccolato per vedere l'effetto che fa.
Visto che avevo poca frutta ho fatto la crema usando un bacello di vaniglia in modo che presentasse tanti coreografici puntini. Anche la foto è un esperimento, visto che abbiamo cercato di sfruttare l'effetto orton per renderla "fiabesca". Il risultato non mi dispiace, la prossima volta lo farò ancora più estremo :)

Ingredienti

per la frolla
270g di farina
3 cucchiai di zucchero
150g di burro freddo
3 cucchiai d'acqua fredda
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia

per la crema
3 tuorli
35g di maizena
500ml di latte
un baccello di vaniglia

fragole e more

Preparazione

In una ciotola versare la farina, la vaniglia e lo zucchero, aggiungere il burro freddo a pezzetti e con la punta delle dita formare tante briciole. Aggiungere l'acqua e impastare formando una palla di frolla liscia. Avvolgerla nella pellicola trasparente e porla in frigo per mezz'ora. Con questa quantità di impasto è possibile foderare una tortiera di circa 26cm, bucherellando il fondo con una forchetta. Cuocere il guscio in bianco a 180° (forno preriscaldato) per una ventina di minuti, fino a doratura.Lasciar raffreddare nel suo stampo.

Crostata alla frutta (orton)

Preparare la crema facendo intiepidire il latte con la vaniglia. Quando il baccello si sarà ammorbidito tagliarlo a metà per il senso della lunghezza e raccogliere i semini versandoli nel latte. Sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un impasto spumoso, aggiungere la maizena incorporandola con una frusta e infine aggiungere metà latte caldo, stemperare la crema e versarla nel resto del latte e portarlo ad ebollizione. La maizena ha bisogno giusto di un paio di minuti di cottura, quando si addensa, spegnere il fuoco e lasciar riposare. Quando la crema smette di essere bollente ma è ancora calda versarla sul guscio di frolla e lasciarla raffreddare completamente. Coprirla con la pellicola trasparente e tenerla in frigo. Non usando gelatina conviene guarnirla con la frutta poco prima di servirla.

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mercoledì 14 ottobre 2009

Asam Udang ovvero Gamberi marinati agli Agrumi

Questa è la versione dolce e poco piccante di un antipasto tipico dell'Indonesia, trovato sullo splendido libro "le cucine degli altri". La versione originale prevede l'utilizzo di agrumi tipici della zona che assomigliano ai nostri pompelmi, dal gusto acidulo quindi, si possono sostituire alle arance in caso si voglia un gusto più forte.Un'altra variante interessante si può avere sostituendo il limone con il lime.

Ingredienti per quattro

12 gamberi freschi con guscio
un cipollotto
due peperoncini dolci (uno verde e uno rosso)
2 arance di valencia mature
due cucchiai di succo di limone
un peperoncino (facoltativo)
pepe bianco, sale
sake

Preparazione

Portare ad ebollizione una pentola d'acqua (non troppo grande) con 3 cucchiai di sake, e scottarci i gamberi per circa 3 minuti. Scolarli velocemente e raffreddarli sotto l'acqua corrente, spelarli e porli in un biellino per essere marinati. Aggiungere il succo delle arance, del limone, il cipollotto e i peperoncini tagliati a fettine sottili, il pepe bianco, il peperoncino se piace il piccante e lasciar marinare da mezz'ora minimo a tutta la notte in frigo.

Asam Udang Gamberi marinati agli Agrumi

Quando si è pronti per servire, dividere i gamberi nei bicchierini, aggingere qualche fettina di peperoncino e un paio di cucchiai del succo agli agrumi, regolare di sale e spolverare di pepe bianco. Sono buoni sia freddi che a temperatura ambiente.

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lunedì 12 ottobre 2009

Cookies Cocco e Gocce di Cioccolato

Ieri al posto della solita torta ho pensato di cimentarmi con i biscotti, anche se gli ultimi tentativi non sono stati molto soddisfacenti. Il problema non stava nella ricetta ma nell'utilizzo del cioccolato in tavoletta poi diviso in scaglie, molto meglio le gocce pronte di cioccolato.
Questa versione arriva da quello che ormai è la mia bibbia, così stamattina al posto dei soliti cicca e coca cola ho fatto una vera colazione :P

Ingredienti

270g di farina bianca
125g di burro morbido
180g di zucchero (o 200g di zucchero di canna)
90g di cocco disidratato
150g di gocce di cioccolato
2 uova
1/2 cucchiaio di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di lievito

Preparazione

Sbattere il burro morbido con lo zucchero e l'estratto di vaniglia finché non diventa un composto omogeneo e spumoso. Aggiungere le uova e sbattere finché non sono perfettamente incorporate. Aggiungere il cocco, la farina setacciata con il lievito e mescolare con un cucchiaio ottenendo un composto sodo.


Infine aggiungere le gocce di cioccolato. Su due placche coperte di carta forno preparare i biscotti della grandezza di un cucchiaio di composto, formare una pallina e schiacciarla leggermente, distanziandoli l'un l'altro un paio di centimetri. Cuocere a forno già caldo (190° forno tradizionale, 175° forno ventilato) per 12/15 minuti. Lasciar raffreddare su una griglia e conservare in un barattolo ermetico.

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domenica 11 ottobre 2009

Spaetzle con Champignon alla Salvia

Tempo fa avevo visto mia zia fare le spaetzle di spinaci in casa ed ero rimasta sorpresa dalla facilità e velocità di realizzazione. Del gusto poi non ne parliamo!!! Leggendo una rivista con la ricetta della versione semplice ho deciso di cimentarmi ma il risultato è stato catastrofico.
Infatti avendo a disposizione solo uno schiacciapatate i gnocchetti non sono venuti belli precisi come invece vengono con il loro aggeggio. Poco importa perchè il gusto c'è e me li sono pappati lo stesso!
Riguardo al sugo ho dovuto usare i funghi avanzati dalla ricetta precedente (e ne ho ancor per altre due ricette uffa) in una versione tutta personale.

Ingredienti

per le spaetzle
100g di farina
un uovo
40g di latte
mezzo cucchiaino di sale

per il sugo
150g di funghi champignon puliti a fettine
quattro cucchiaiate di polpa di pomodoro
mezzo bicchiere di vino rosso
mezzo bicchiere di brodo vegetale
quattro fogliolone di salvia
uno spicchio d'aglio
sale, pepe, zucchero
olio evo

Preparazione
Mettere a bollire una pentola di acqua salata.
In una padella insaporire quattro cucchiai di olio evo con l'aglio, aggiungere la polpa di pomodoro, aggiungere un pizzico di zucchero e cuocerla per un paio di minuti. Salate, aggiungere il vino rosso e quando è evaporato aggiungere i funghi. Quando il sughetto inizia a stringere aggiungere il brodo. Quando i funghi sono cotti e il sugo di pomodoro ben scuro aggiungere una macinata di pepe e la salvia, mescolare per un paio di minuti poi spegnere il fuoco e lasciar riposare fino all'utilizzo.


In una ciotola sbattere l'uovo con la farina, il sale e infine il latte fino ad ottenere una pastella densa e appiccicosa. Versare l'impasto nell'apposito attrezzo o su una grattuggia a maglie larghe e far cadere gocciolone di impasto nell'acqua in ebollizione. Scolare non appena le spaetzle emergono dall'acqua, fatele saltare in padella con il sugo caldo e con poco olio crudo e servite immediatamente.

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venerdì 9 ottobre 2009

Guida golosa e alcolica di Salamanca

Salamanca è una città giovane! Come se ne vedono raramente in giro! E' praticamente impossibile annoiarsi data la quantità di ristoranti, pub, bar-tapas e luoghi di ritrovo offerti. Per noi che abbiamo passato la trentina è persino fin troppo giovane... non a caso è una città universitaria e lo si nota in ogni angolo.
I ritmi degli spagnoli rispetto ai nostri sono spostati in avanti di qualche ora. Al mattino c'è in giro poca gente, soprattutto turisti, ed è facile vedere a mezzogiorno gente con cappuccio e brioches; a pranzo i ristoranti si affollano fin oltre le tre e i negozi nel pomeriggio aprono intorno alle 17; le serate iniziano tardi, sia per la cena che per la movida quindi non si fa troppa fatica a vedere l'alba...

Salamanca Casa de las Conchas

Questa regione è famosa per le sue carni, per gli insaccati e per alcuni formaggi, quindi la prima tappa è certamente il mercato centrale posto proprio a fianco della Plaza Mayor. Il mercato in sè non ha nulla di particolare, niente a che vedere con Barcellona o Valencia, ma sono i prodotti a parlare. Quello che ci ha colpito di più, proprio perchè inaspettato, è l'incredibile qualità del pesce, freschissimo e con uno squisito profumo di mare! Per il resto i banchi sono tutti uguali e offrono più o meno le stesse cose, soprattutto insaccati, assolutamente da provare. Infatti acquistare le buste sottovuoto di serrano o lomo iberico vale il viaggio! Magari accompagnati da una fetta di questo Manchego. Sempre qui è possibile trovare una delle migliori carni spagnola, la vacca morucha o vacca selvatica, prodotto specifico della gastronomia di Salamanca.

Salamanca Plaza Mayor

Se non si ha voglia di prepararsi i panini da sè c'è un'ottima alternativa. Circa a metà di rua Mayor si trova una gastronomia che vende bocadillos con serrano o lomo iberico a €1.80 assolutamente imperdibili. Altra specialità da provare è l'hornazo, una torta salata molto consistente a base di chorizo e spezie. Una volta muniti di panino il posto migliore dove consumarlo è in Plaza Mayor quando cala il sole. La piazza è piena di gente, seduti ovunque sia sui tavolini che per terra proprio al centro della piazza. Un momento magico è quando improvvisamente si accendono tutte le luci della piazza e si sente di sottofondo il sonoro OHHHH di ammirazione dei presenti.

Salamanca Capitello

Per chiudere il discorso mercati se si è in centro se si vuole fare in po' si spesa in calle del Prado, a sinistra guardando verso Plaza Mayor, si trova un fornitissimo minimarchet dove consiglio di provare le buste degustazione di formaggi per assaggiare qualcosa di tipico a prezzi contenuti (da lasciar perdere invece gli insaccati). Mentre in Calle del Toro si trova addirittura un Carrefour. In fondo a Calle de Toro, in Plaza de España, sulla via che costeggia il parco si trova un simpatico mercato all'aperto che offre oggettistica varia, vestiti, scarpe... (l'abbiamo visitato il sabato, non so se c'è anche gli altri giorni)

Salamanca Plaza Mayor

Riguardo ai ristoranti all'angolo tra Calle di Zamora e Calle del Concejo si trova un ristorantino che da fuori non gli si darebbero due lire ma è frequentato da spagnoli e offre uno splendido spezzatino di carne di toro e dell'ottimo pesce. Proprio di fonte si apre una piccola piazzetta immersa nel verde pienissima di locali dove è possibile bere all'aperto la classica caña. Riguardo alle tapas lascia invece molto a desiderare, infatti al massimo si possono trovare patatine confezionate :P
Da provare tutta la pasticceria locale, soprattutto il torrone, los amarguillos, il marzapane ecc ecc

Salamanca Casa de las Conchas

Se si vogliono trovare bar tapas la zona più fornita è quella tra la Casa de las Conchas e il convento di San Esteban, per esempio in calle de los Palominos se ne trova uno molto grande e piuttosto frequentato che offre birra e tapas a €2 circa. A fianco si trova anche un grande internet point.

Salamanca los gatos

Il nostro tour serale è iniziato il Calle de los Bordadores, una via pedonale piena di locali, chiupiterie e qualche discopub. Se piace il genere house, r&b, rap, latino americano è un buon posto per cominciare. Generalmente se si acquista un drink il secondo è offerto, quindi il costo medio è di €3.50. Per tutta la via si trovano ragazze che lasciano volantini per pubblicizzare quest'offerta quindi si può scegliere in abbondanza. La media dell'età è veramente bassa e purtroppo aleggia la sensazione di un divertimento un pò forzato, quasi malinconico.

Salamanca Porticato Università

Grazie all'informazione di alcune bariste gentilissime ci spostiamo in zona Varillas, calle de San Justo, dove si trova la massima concentrazione di locali rock, più consoni al nostro gusto. Li abbiamo provati tutti (però all'undicesimo cocktail abbiamo rinunciato e siamo andati a farci un panino). In linea di massima la musica è commerciale, la gente si diverte molto sia nei locali che per strada, c'è una vivace aria di festa un po' ovunque.

L'unico consiglio che voglio lasciare riguardo alle bellezze architettoniche di questa bella città è quello di andare al ponte romano e di ammirarla in tutto il suo splendore, sia di giorno che di notte. Per il resto basta perdersi per le sue vie, anche senza una meta precisa, per esserne completamente avvolti e trasportati.

Per tirare le somme Salamanca ci è piaciuta e ci torneremo sicuramente (non prima di aver rivisto Siviglia però) nel complesso la città è stupenda, per i suoi monumenti e colori che la rendono uno splendido gioiello tutto da girare a piedi. Però è veramente molto giovane. Per fare un confronto immediato abbiamo trovato molto più a nostra misura Valladolid, che non offre certo le stesse bellezze, ma ci ha dato la sensazione di essere più adulta e più vicina all'atmosfera piacevole e rilassata dell'Andalusia.

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mercoledì 7 ottobre 2009

Blanquette di Pollo al Dragoncello

La prima volta che ho visto preparare una blanquette in Francia mi sembrava una strana brodaglia bianca in cui galleggiavano carne e verdure. Generalmente si prepara con il vitello e lo si lascia tutta la notte a mollo nel latte e nella creme fraiche con le sue spezie e verdurine finché non diventa tenero e saporito.
Il piatto, una volta pronto, è squisito, probabilmente il mio preferito della cucina francese. Quando ho letto questa versione in una raccolta di salepepe tutta dedicata al pollo mi è venuta voglia di provarla e devo dire che il risultato non è male. Grazie alla doppia cottura risulta morbido morbido e il dragoncello gli dona un aroma davvero speciale.

Ingredienti per due

tre sottocoscie di pollo
50g funghi champignon
100ml di vino bianco
1 carota media
1 costa di sedano
1 spicchio d'aglio
1/2 cipolla bianca
1 tuorlo
succo di un limone
120ml panna fresca (o creme fraiche)
un rametto di dragoncello fresco
un rametto di timo
qualche chiodo di garofano
40g di burro salato
un cucchiaio di farina bianca
sale e pepe macinato fresco

Preparazione

In una pentola capiente, meglio se di coccio, versare il vino con 750ml di acqua fredda, aggiungere la cipolla infilzata dai chiodi di garofano, il sedano, l'aglio, le carote, sale e pepe. Portare ad ebollizione, aggiungere il pollo e lasciarlo cuocere a fuoco lento per venti minuti, coperto completamente dal brodo. Una volta cotto togliere il pollo dal brodo e filtrarlo.

Blanquette di Pollo al Dragoncello

In una padella sciogliere il burro, rosolare i pezzi di pollo da ambo i lati, aggiungere parte del brodo di pollo, spolverare con la farina setacciata in modo che si sciolga senza grumi. Aggiungere i funghi tagliati a fettine, le foglioline di dragoncello e lasciar cuocere per mezz'ora. In una ciotola unire il tuorlo d'uovo alla panna e al succo di limone. Una volta cotto mettere il pollo nei piatti, mentre nella padella versare il composto con l'uovo e far rapprendere bene la cremina per qualche minuto. Infine versare la salsine bollente sul pollo e servire accompagnato da riso selvaggio (!)

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lunedì 5 ottobre 2009

Muddy Chocolate Cake

Direttamente da Classici2 di Donna Hay la torta più cioccolatosa che esista. E' un piacere mangiarla ma anche prepararla da molte soddisfazioni. In effetti assomiglia moltissimo alla torta al cioccolato di Starbucks ed è perfetta servita con un po' di panna densa freschissima o un frappuccino gelato. Il modo ottimale per servirla è a temperatura ambiente, non fredda, con la sua glassa ancora tiepida.

Ingredienti

per la torta
300g di cioccolato fondente
250g di burro
5 uova medie (tuorli e albumi separati)
75g di zucchero
un cucchiaino di estratto di vaniglia
45g di farina
1/2 cucchiaino di lievito

per la glassa
80g di cioccolato fondente
70g di panna liquida

Preparazione

Preriscaldare il forno a 130° (110° se ventilato). Fondere il burro con il cioccolato a bagnomaria, con fuoco molto basso, mescolando continuamente in modo che si formi una crema liscia. Lasciar raffreddare. Montare i tuorli con lo zucchero e l'estratto di vaniglia fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro. Montare gli albumi a neve fermissima. Unire il composto al cioccolato ai tuorli, poi aggiungere la farina setacciata con il lievito e infine i bianchi, mescolando lentamente, senza smontali.


Versare subito il composto in una tortiera con cerniera, ricoperta di carta forno leggermente umida di 20/23cm al massimo di diametro. Cuocere per un'ora e un quarto finchè non risulta ben soda. Lasciar raffreddare nel suo stampo completamente. Per la glassa sciogliere a bagnomaria il cioccolato con la panna liquida, aspettare qualche minuto finchè si addensa e versarla sulla torta, scuotendela per eliminare bolle d'aria.


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