Artravelling: Donne Nell'Arte: Jenny Saville a Firenze (Museo del Novecento)

sabato 13 novembre 2021

Donne Nell'Arte: Jenny Saville a Firenze (Museo del Novecento)



Approfittando di due belle giornate di novembre ho visitato la mostra di Jenny Saville a Firenze. Questo è il resoconto fotografico, dell’opera completa dell’artista parlerò in un post più approfondito. Parlare di arte moderna in Italia non è sempre facile visto l’incredibile cultura rinascimentale di cui è fornita. Il Museo Novecento di Firenze, inaugurato il 24 giugno 2014, è dedicato all’arte del XX secolo e propone una selezione di opere delle collezioni che illustrano l’arte italiana della prima metà del Novecento. Sicuramente era il posto giusto per dedicare una mostra ad un’artista contemporanea. Il filo conduttore è lo stretto rapporto tra l’arte rinascimentale fiorentina e la pittrice. 

Membro degli Young British Artists (YBA), il gruppo di pittori e scultori, salito alla ribalta tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, Saville ha rinvigorito la pittura figurativa contemporanea, modellando volti e corpi quasi scolpendoli sulla tela, riscrivendo i limiti del genere e riflettendo sulla percezione della società del corpo e le sue potenzialità. A Firenze il legame tra Saville e i maestri italiani viene enfatizzato: nella sua ricerca, infatti, la pittrice trae ispirazione da artisti come Michelangelo, Tiziano o Rubens. Alla fine del post tutte le informazioni sulla mostra (costi e orari).


Tutte le immagini sono state scattate da me e postate in bassa definizione senza scopo di lucro.
All images were taken by me and posted in low definition, non-profit.




La percezione umana del corpo è così acuta e consapevole che il più piccolo accenno di un corpo può innescare il riconoscimento.

- Jenny Saville -









Nelle sue rappresentazioni della forma umana, Jenny Saville trascende i confini sia della figurazione classica che dell'astrazione moderna. La pittura ad olio, applicata in strati pesanti, diventa viscerale come la carne stessa, ogni segno dipinto mantiene una propria vita elastica e mobile. Mentre Saville spinge, spalma e raschia il pigmento sulle sue tele di grandi dimensioni, le distinzioni tra corpi viventi e respiranti e le loro rappresentazioni dipinte iniziano a crollare.
Fulcro dei suoi dipinti è la rappresentazione della forma umana, in questo caso una serie di ritratti. La Saville trascende i confini della figurazione classica sfruttando la sua conoscenza dell’anatomia umana e usando con potenza sia le grandi dimensioni dei dipinti che un’interessante ricerca del colore. Il pigmento con lei diviene vivo, carico, spesso e viene modellato, raschiato, plasmato fino ad ottenere una straordinaria sensazione di vitalità ed energia. I colori hanno la modernità e la freschezza della Street Art, mentre le pose spesso richiamano alle figure plastiche e alle masse muscolari scultoree di artisti rinascimentali. Il corpo è presente sulla tela, ha un volume massiccio e denso di cui si sente tutto il peso. Le luci e i colori lo delineano guizzando sulle guance, sull’iride degli occhi, sulle bocche turgide e giovani. 

Saville stessa spiega l'incontro tra tecnica pittorica e significato: "Devo davvero lavorare sulla tensione per ottenere dalla pittura la qualità sensoriale che voglio ed essere costruttiva in termini di costruzione della forma di uno stomaco, ad esempio, o creare una fessura interna di una coscia. Più lo faccio, più lo spazio tra astrazione e figurazione diventa interessante. Voglio un realismo pittorico. Cerco di considerare il ritmo di un dipinto, tra aree attive e aree tranquille. L'ascolto della musica, mi aiuta molto, specialmente la musica in cui c'è un suono duro e poi passaggi morbidi e traspiranti."







Nel loggiato esterno del museo è aperta una vetrina affacciata sulla piazza di Santa Maria Novella per rendere visibile sia di giorno che di notte un dipinto di grande formato esposto sopra l’altare all’interno della ex chiesa dello Spedale, un ritratto monumentale di Rosetta II (2000-06), una giovane donna non vedente conosciuta dall’artista. Un confronto fortemente voluto dal direttore del museo con il Crocifisso ligneo di Giotto sospeso al centro della navata di Santa Maria Novella, ben visibile fin dall’esterno del sagrato quando il portale della basilica è aperto.







L’arte della Saville è interessata alla forma femminile grezza, cosa che si nota maggiormente della seconda parte della mostra al secondo piano. Le opere riguardano la forma femminile e non la sua oggettivazione. Vuole sfidare gli aspetti tradizionali della bellezza e della femminilità proponendo studi di nudi che rappresentano donne in sovrappeso fuori da canoni imposti. Soprattutto nei suoi autoritratti con i figli si sente forte questa rottura con la bellezza=piacere a favore di bellezza=verità e di come la maternità le abbia conferito uno sguardo sincero su sé stessa e sulle figure che la circondano. I suoi corpi femminili distorti, carnosi e inquietanti suscitano interesse, confusione e soprattutto riflessioni. “Dipingo la carne perché sono umana” ha detto “Se lavori a olio, come faccio io, viene naturale. La carne è la cosa più bella da dipingere.” 

I suoi corpi non sono idealizzati o modellati su quello che la società moderna vorrebbe come esempio di bellezza. Al di là dell’incoraggiamento che possono dare a non sentirsi schiacciati e manipolati da questi canoni, sembra voler sottolineare quanto potente possa essere quest’immagine reale della donna (a volte volutamente estremizzata) e quanta energia possa trasmettere. Attraverso la pittura la Saville restituisce soggettività a corpi che vengono visti come grotteschi.









Dal 30 settembre 2021 al 20 febbraio 2022

MUSEO NOVECENTO
(1 ottobre – 31 marzo)
Lun – Mar – Mer – Ven -Sab – Dom: 11:00 – 19:00
Gio: 11:00 – 14:00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Giorno di chiusura: 25 dicembre

MUSEO DEGLI INNOCENTI
Lun – Mer – Gio – Ven – Sab – Dom: 11:00 – 18:00
Chiuso il Martedì
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio.

PALAZZO VECCHIO
Lun – Mar – Mer – Ven – Sab – Dom: 9:00 – 19:00
Gio: 9:00 – 14:00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Giorno di chiusura: 25 dicembre.

MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO
Lun – Mar – Merc – Gio – Ven – Sab – Dom: 10.15 – 17:00
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio.

CASA BUONARROTI
Dalle ore 10.00 alle ore 16.30
A partire da mercoledì 16 giugno, il museo riprenderà la normale apertura settimanale
La vendita dei biglietti cessa mezz’ora prima della chiusura
Chiuso il martedì e nelle seguenti festività:

1° gennaio, domenica di Pasqua, 15 agosto, 25 dicembre
Dal 29 settembre 2021 al 20 febbraio 2022, in occasione della mostra di Jenny Saville che coinvolgerà più Istituti culturali della città, i visitatori che acquisteranno un biglietto di accesso a tariffa intera in una delle sedi della mostra, avranno diritto all’ingresso ridotto presso le seguenti altre sedi museali: Museo di Palazzo Vecchio (€5,00), Museo Novecento (€ 4,50), Museo degli Innocenti (€ 6,00), Casa Buonarroti (€5,00).
Per usufruire dell’agevolazione sarà necessario esibire il primo biglietto acquistato a tariffa intera presso le biglietterie dei musei coinvolti. (Non è dunque possibile l’acquisto del biglietto a tariffa convenzionata online).






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