Artravelling: Georgia O'Keeffe: Donne nell'Arte del Novecento

venerdì 10 maggio 2024

Georgia O'Keeffe: Donne nell'Arte del Novecento





Georgia Totto O'Keeffe nasce a Sun Prairie, capitale dello stato del Wisconsin (USA), il 15 novembre 1887, ed è stata una pittrice statunitense associata alla corrente artistica del Precisionismo. Ammetto che sento parlare ora per la prima volta di Precisionismo, quindi ho deciso di approfondire subito: Wikipedia lo definisce una combinazione tra realismo e cubismo, quindi conosciuto come realismo cubista, nasce e si sviluppa esclusivamente negli Stati Uniti tra un ristretto gruppo di artisti che esponevano spesso insieme. In esso viene vista una sorta di critica sociale e alle nuove tecnologie simile alla Pop Art, anche se gli artisti stessi hanno smentito questa lettura per una propensione verso un'ironia sociale e familiare americana. Di Georgia O'Keeffe invece ho spesso sentito parlare studiando arte ma non ho mai approfondito la sua opera, fino ad ora, ma credo sia importante soprattutto per capire l'evoluzione successiva dell'arte americana fino ai giorni nostri, considerando l'influenza che questi artisti Precisionisti hanno poi avuto sul Realismo Magico.

Georgia O'Keeffe nasce in una fattoria nel Wisconsin, seconda di sette figli di due allevatori di bestiame. Il padre era di origine irlandese, mentre la madre era di origine ungherese. Studia arte a Chicago e New York, al Teachers College dell'Università Colombia. Inizialmente aveva molti dubbi sul poter diventare un'artista figurativa; girò parecchi istituti d'Arte rimanendo spesso delusa dai metodi di insegnamento tradizionale finché in all'Università della Virginia  scoprì il lavoro e le idee di Arthur Wesley Dow, che la incoraggiò a utilizzare nuove modalità espressive, sfruttando la linea, il colore e l'ombra. Nel 1908 conosce il fotografo Alfred Stieglitz, suo futuro marito. Stieglitz nel 1905 aveva aperto uno studio sulla Fifth Avenue 291 al fine di esporre le opere dei fotosecessionisti, il cui merito era di separare la fotografia artistica della semplice fotografia di reportage, ma con il tempo espanderà i suoi interessi fino a diventare un polo di riferimento per l'arte moderna negli Stati Uniti e verrà conosciuta semplicemente come "Gallery 291". Fu in questa galleria che per la prima volta sbarcarono oltreoceano le opere di Cézanne, Matisse, Picasso e Rodin.

Georgia O'Keeffe: A Force of Nature | Sotheby’s Magazine | Sotheby’s (sothebys.com)

In quest'occasione la O'Keeffe rimane particolarmente colpita da una mostra di acquerelli di Rodin, che ispirerà successivamente il suo lavoro. Stieglitz organizzò diverse mostre della O'Keeffe, facendola conoscere negli ambienti dell'avanguardia newyorchese. I suoi lavori giovanili sono caratterizzati da un forte astrattismo, contrassegnato da linee armoniose e colori tenui, realizzati principalmente con l'acquerello. In questo periodo stringe amicizia con artisti contemporanei come Charles Demuth, Arthur Garfield Dove, Marsden Hartley, John Marin, Paul Strand ed Edward Steichen, amici e collaboratori di Stieglitz. Negli anni venti abbandonò l'acquerello in favore della pittura ad olio che permetteva di realizzare tele di grande formato. In esse principali soggetti erano strutture architettoniche principalmente di vedute dei grandi palazzi di New York e primi piani di fiori al limite dell'astrazione. Queste opere ebbero da subito grande successo portando presto il suo nome alla ribalta nella scena artistica americana. Nel 1924, O'Keeffe e Stieglitz si sposarono. Da quel momento in poi, si sono sostenuti a vicenda nelle rispettive arti. Georgia divenne la musa ispiratrice di Stieglitz, e la ritrasse in più di 350 ritratti. Con i ritratti fotografici realizzati da Stieglitz, ha plasmato la sua immagine pubblica come figura mediatica moderna. O'Keeffe mantenne anche amicizie con fotografi del suo tempo, come Laura Gilpin, Ansel Adams e Todd Webb; fece dipingere i suoi ritratti da Annie Leibovitz, Richard Avedon e Andy Warhol.

Wikipedia

All'inizio degli anni 30, desiderosa di allontanarsi dalla routine estiva a Lake George, località turistica dello stato di New York dove era solita trascorrere le vacanze con il marito e gli amici, si recò a Taos, nel New Mexico, con un'amica, Rebecca Strand.  Alla ricerca di soggetti, Georgia esplorò l'area circostante, tra cui il ranch dello scrittore D. H. Lawrence. Si innamorò presto di questa regione e ne divenne un'assidua visitatrice per i successivi vent'anni. Nel 1934 tornò in New Mexico ma nella zona del Ghost Ranch, dove acquistò una proprietà e vi si trasferì stabilmente. Circondata da paesaggi desertici, venne ispirata dalla natura dura e incontaminata di quei luoghi, che le permise di creare un'opera fantastica e visionaria.

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Dopo la morte del marito nel 1946 continuò a dipingere consolidando il successo ottenuto nei primi anni e diventando membro dell'American Academy of Arts and Letters, e le vennero dedicate mostre e retrospettive fino agli anni '60, quando le nuove tendenze ne misero in ombra la ricerca artistica. Il 10 gennaio 1977 il presidente Gerald Ford gli conferì la Medaglia presidenziale della libertà. Infine, nel 1985, è stata insignita della National Medal of Arts. All'età di 90 anni, la sua salute è diventata fragile. Si trasferì a Santa Fe nel 1984 dove morì il 6 marzo 1986, all'età di 98 anni. Il "Georgia O'Keeffe Museum", museo dedicato all'artista, è stato inaugurato nel 1997, a Santa Fe, grazie ai beni lasciati in eredità alla sua morte. Georgia O'Keeffe lasciò circa 900 dipinti.

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L'evoluzione dello stile della O'Keeffe si basa sull'oscillazione continua tra figurativo e astrattismo. Opere come Black Iris III (1926) evocano l'interpretazione come una rappresentazione velata dei genitali femminili e allo stesso tempo una rappresentazione precisa del centro di un'iride. Ha spesso contestato le interpretazioni freudiane che venivano fatte di alcuni suoi lavori ed ha ispirato molte famose artiste femministe che si rivedevano nel suo stile. L'artista femminista Judy Chicago ha dato a O'Keeffe un posto di rilievo nella sua opera "The Dinner Party".  La O'Keeffe rifiutò con fermezza anche queste affermazioni e non volle mai riconoscersi in una determinata corrente o pensiero pittorico, evitando di partecipare a diversi progetti che le vennero dedicati negli anni '70.  

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La figura O'Keeffe che emerge dalle opere e dal suo stile di vita ritirato è quella di una personalità introversa, solitaria, introspettiva. Dedita a lunghe passeggiate contemplative ed attratta da una natura difficile e arida come quella del deserto e delle montagne rocciose e spoglie del New Mexico. L'influenza di questi luoghi ha dato vita sulla tela a una commistione di forme organiche, volume e colori volti a creare incredibili composizioni figurative, evocative di una natura più profonda e personale. La natura passa sempre attraverso il filtro delle sue sensazioni e della sua forte personalità. Tutto quello che la circonda diventa ispirazione, dai fiori ai teschi di animali sbiancati dal sole, dal cielo alle montagne. Questo filtro personale passa anche attraverso una forte sensualità che crea opere con molte connotazioni sessuali velate in composizione organiche ed astratte. L'artista si sentiva libera di esprimere la propria natura e arte senza bisogno di convalidare le affermazioni di tanti critici sul suo lavoro che lo volevano ingabbiato in una semplice visione di impulsi femminili. Questa visione opprimente e continua della critica di settore però la portò presto ad abbandonare questa ricerca a favore di un figurativo di più facile interpretazione.



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