Era qualche giorno che avevo voglia di lasagne ma mmmmiiii troppa pigrizia! Poi una sera ci siamo concessi una grigliata mista e al momento di fare la spesa, consapevole del fatto che avrei avanzato della salsicca, ho buttato nel carrello anche una bella confezione di trita. Cucinata, fotografata e mangiata in men che non si dica. Lunedì mi capita in mano il libro Classici Moderni di Donna Hay e inorridisco... lei ci mette la mozzarella??? ma siam pazzi??? anni di adorazione e mi casca sul formaggio! allora invece della solita ricetta mi segno le dieci regole, frutto di quindici anni di esperienza, che fanno il mio modo di fare le lasagne casalinghe.
1. Quando si prepara il trito aromatico farne tantissimo e surgelarlo! Il trito è il primo scoglio che non risce mai a superare la mia innata pigrizia leonina... tagliare le verdure fini fini è una palla, ma solo così il ragù viene bello saporito. E' un'esperianza bellissima averle pronte in freezer, basta buttarle in pentola. Soprattutto niente misto pronto, con quelle carote tagliate grosse...
2. Una salsiccia mantovana e il vino buono fanno la differenza. La salsiccia va sbriciolata bene e va aggiunta al soffritto prima della trita. Niente tavernello! Se si apre una bottiglia di chianti o barolo ne conservo il fondo in frigo fino all'utilizzo oppure compro le bottiglie da mezzo litro.
3. Fare la pasta in casa! Ci vuole un attimo, un uovo ogni cento grammi di farina (bianca o di grano duro). Impastarla un minuto, lasciarla riposare un minuto, ripetendo l'operazione finchè diventa una bella palla soda. Tirarla sottile con il tira pasta (ultima tacca). Sembra un lavorone ma in realtà è molto più veloce che coprarla già fatta, sbollentarla in acqua e olio, farla asciugare su uno strofinaccio... Di solito con 200g di farina mi viene una teglia per 6 e mi avanza un pò di pasta per farci un piatto di tagliatelle.
4. Usare il grana grattuggiato al momento, soprattutto per la copertura, così quando si gratina si scioglierà formando un alone dorato. Il grana già grattuggiato è invece talmente fine che perde subito di sapore.
5. Per la besciamella usare la maizena! Per mezzo litro di latte ci vogliono 35g di maizena, da aggiungere quando il latte è già caldo e il burro totalmente sciolto. Il tempo di cottura si dimezza, la besciamella risulta più liscia e leggera, difficilmente fa i grumi e non si addensa troppo quando cuoce in forno.
6. Sul fondo della pirofila non mettere il concentrato di pomodoro ma solo qualche cucchiaio d'olio. Il concentrato ha un sapore troppo intenso e tende a sovrastare quello del ragù.
7. Cuocerla coperta da un foglio di carta d'alluminio per la prima mezz'ora e grantinarla scoperta per dieci minuti prima di sfornarla.
8. Tagliarla e distribuirla nei piatti dopo averla fatta riposare per almeno cinque/dieci minuti. La besciamella ha il tempo di stabilizzarli e si tagliano fette più precise.
9. Riscaldata il giorno dopo è anche più buona!
10. Ultima regola e più importante... non usare la mozzarella!
Per il ragù casalingo questa è la ricetta.
1. Quando si prepara il trito aromatico farne tantissimo e surgelarlo! Il trito è il primo scoglio che non risce mai a superare la mia innata pigrizia leonina... tagliare le verdure fini fini è una palla, ma solo così il ragù viene bello saporito. E' un'esperianza bellissima averle pronte in freezer, basta buttarle in pentola. Soprattutto niente misto pronto, con quelle carote tagliate grosse...
2. Una salsiccia mantovana e il vino buono fanno la differenza. La salsiccia va sbriciolata bene e va aggiunta al soffritto prima della trita. Niente tavernello! Se si apre una bottiglia di chianti o barolo ne conservo il fondo in frigo fino all'utilizzo oppure compro le bottiglie da mezzo litro.
3. Fare la pasta in casa! Ci vuole un attimo, un uovo ogni cento grammi di farina (bianca o di grano duro). Impastarla un minuto, lasciarla riposare un minuto, ripetendo l'operazione finchè diventa una bella palla soda. Tirarla sottile con il tira pasta (ultima tacca). Sembra un lavorone ma in realtà è molto più veloce che coprarla già fatta, sbollentarla in acqua e olio, farla asciugare su uno strofinaccio... Di solito con 200g di farina mi viene una teglia per 6 e mi avanza un pò di pasta per farci un piatto di tagliatelle.
4. Usare il grana grattuggiato al momento, soprattutto per la copertura, così quando si gratina si scioglierà formando un alone dorato. Il grana già grattuggiato è invece talmente fine che perde subito di sapore.
5. Per la besciamella usare la maizena! Per mezzo litro di latte ci vogliono 35g di maizena, da aggiungere quando il latte è già caldo e il burro totalmente sciolto. Il tempo di cottura si dimezza, la besciamella risulta più liscia e leggera, difficilmente fa i grumi e non si addensa troppo quando cuoce in forno.
6. Sul fondo della pirofila non mettere il concentrato di pomodoro ma solo qualche cucchiaio d'olio. Il concentrato ha un sapore troppo intenso e tende a sovrastare quello del ragù.
7. Cuocerla coperta da un foglio di carta d'alluminio per la prima mezz'ora e grantinarla scoperta per dieci minuti prima di sfornarla.
8. Tagliarla e distribuirla nei piatti dopo averla fatta riposare per almeno cinque/dieci minuti. La besciamella ha il tempo di stabilizzarli e si tagliano fette più precise.
9. Riscaldata il giorno dopo è anche più buona!
10. Ultima regola e più importante... non usare la mozzarella!
Per il ragù casalingo questa è la ricetta.
2 commenti:
Ottime dritte, soprattutto quella della salsiccia sbriciolata... che voglia di lasagne mi hai fatto venire!!!
grazie! me le mangerei anche adesso!
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