Artravelling: Sketchbook: 10 consigli

sabato 14 novembre 2020

Sketchbook: 10 consigli

Ho fatto parecchi errori e tentativi quando ho iniziato a dipingere e con il tempo ho imparato cose che mi hanno facilitato il lavoro e aiutato a portarlo a termine. All'inizio l'idea per un disegno è nebulosa o altre volte il foglio bianco ferma la creatività. Tanti pensano che l'idea nasca all'improvviso e di getto finisca sulla tela. In realtà l'idea nasce da tanti piccoli passi, come tasselli di un puzzle che vengono creati ogni giorno. Lo sketchbook aiuta in questo processo, è il punto di partenza per migliorarsi e ha come fine lo sviluppo dell'idea che si trasformerà in opera. Ecco qualche consiglio:

1. La scelta dello sketchbook - sembra banale ma non lo è, soprattutto se si è mai entrati in un grande magazzino dell'arte in cui si trovano tantissimi tipi di album da disegno e si può esserne disorientati. Consiglio di iniziare con un sketchbook poco costoso. Se non si ha paura di rovinarlo, si riesce a usarlo con una libertà che altrimenti fermerebbe il processo. In un cassetto ho ancora un meraviglioso album con una copertina intarsiata, un drago con pietre preziose, mi è impossibile da usare per paura di rovinarlo :D Io di solito lascio le prime due pagine bianche, lasciandole per ultime, in modo che vengano usate per un lavoro speciale e per non avere un disegno poco riuscito all'inizio. Tra l'altro ho scoperto nel tempo che album brutti a volte sono costituiti da carta di buona qualità mentre altri più costosi e ben rilegati a volte hanno carta poco adatta o fragile.

Scelgo sempre album con carta piuttosto spessa per poterla usare con diversi tipi di materiali tipo acquarello o gouache. Non utilizzo mai la gouache su entrambe le facciate dello sketchbook perchè il colore potrebbe creare brutti scherzi. Ecco quello che è successo e che mi ha insegnato a smettere di disegnare ovunque, e pensare che era anche un album costoso delle moleskine:



Ora dedico la pagina di destra alla gouache e quella di sinistra a un disegno a china, così non ho più avuto problemi di trasferimento colore.

La grammatura della carta è molto importante, così come la tipologia. Una carta spessa di 200/300g è ottima per l'acquarello ma se è troppo ruvida non è adatta al ripasso con i pennarelli. Una carta leggermente ruvida e giallina è molto bella usata con la matita sfumata. Ogni tecnica ha la sua carta adatta. Se mentre si stende il colore si fa molta fatica, magari la carta non è quella adatta. I giusti materiali aiutano tantissimo alla realizzazione di un lavoro. Il bello è provare tante carte diverse. Anche con la stessa grammatura la qualità può differire tra le marche: per esempio spesso la carta da acquarello della Arteza, pur essendo ottima, è ruvita sopra e liscia sotto, cosa non molto pratica se si usano entrambe le pagine del proprio sketchbook come un foglio unico.

Ma la cosa più bella di sempre sono le straordinarie copertine che si possono trovare spulciando le cartolerie, i colorifici e questi mega nuovi negozioni d'arte. Spesso le chicche migliori si trovano proprio nei negozietti polverosi. Alcuni dei miei preferiti li ho trovati nei negozi di souvenir dei musei internazionali, in cui si trovano anche album con carte preziose giapponesi a tiratura limitata. Attenzione perchè ritrovarsi i cassetti pieni è un lampo :P

Per gli altri consigli alla prossima puntata... 


 


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