Ho fatto parecchi errori e tentativi quando ho iniziato a dipingere e con il tempo ho imparato cose che mi hanno facilitato il lavoro e aiutato a portarlo a termine. All'inizio l'idea per un disegno è nebulosa o altre volte il foglio bianco ferma la creatività. Tanti pensano che l'idea nasca all'improvviso e di getto finisca sulla tela. In realtà l'idea nasce da tanti piccoli passi, come tasselli di un puzzle che vengono creati ogni giorno. Lo sketchbook aiuta in questo processo, è il punto di partenza per migliorarsi e ha come fine lo sviluppo dell'idea che si trasformerà in opera. Ecco qualche consiglio:
1. La scelta dello sketchbook - sembra banale ma non lo è, soprattutto se si è mai entrati in un grande magazzino dell'arte in cui si trovano tantissimi tipi di album da disegno e si può esserne disorientati. Consiglio di iniziare con un sketchbook poco costoso. Se non si ha paura di rovinarlo, si riesce a usarlo con una libertà che altrimenti fermerebbe il processo. In un cassetto ho ancora un meraviglioso album con una copertina intarsiata, un drago con pietre preziose, mi è impossibile da usare per paura di rovinarlo :D Io di solito lascio le prime due pagine bianche, lasciandole per ultime, in modo che vengano usate per un lavoro speciale e per non avere un disegno poco riuscito all'inizio. Tra l'altro ho scoperto nel tempo che album brutti a volte sono costituiti da carta di buona qualità mentre altri più costosi e ben rilegati a volte hanno carta poco adatta o fragile.
Scelgo sempre album con carta piuttosto spessa per poterla usare con diversi tipi di materiali tipo acquarello o gouache. Non utilizzo mai la gouache su entrambe le facciate dello sketchbook perchè il colore potrebbe creare brutti scherzi. Ecco quello che è successo e che mi ha insegnato a smettere di disegnare ovunque, e pensare che era anche un album costoso delle moleskine:
Ora dedico la pagina di destra alla gouache e quella di sinistra a un disegno a china, così non ho più avuto problemi di trasferimento colore.
La grammatura della carta è molto importante, così come la tipologia. Una carta spessa di 200/300g è ottima per l'acquarello ma se è troppo ruvida non è adatta al ripasso con i pennarelli. Una carta leggermente ruvida e giallina è molto bella usata con la matita sfumata. Ogni tecnica ha la sua carta adatta. Se mentre si stende il colore si fa molta fatica, magari la carta non è quella adatta. I giusti materiali aiutano tantissimo alla realizzazione di un lavoro. Il bello è provare tante carte diverse. Anche con la stessa grammatura la qualità può differire tra le marche: per esempio spesso la carta da acquarello della Arteza, pur essendo ottima, è ruvita sopra e liscia sotto, cosa non molto pratica se si usano entrambe le pagine del proprio sketchbook come un foglio unico.
Per gli altri consigli alla prossima puntata...
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