Eccoci di nuovo qui! E' iniziato un nuovo anno e credo che anche il blog possa ripartire, dopo una pausa meritata, ricca di esperimenti e sapori nuovi. Per scegliere la ricettina da postare ci ho messo una vita, visto che per natale me ne sono inventata alcune niente male che posterò in questi giorni. Per iniziare uno dei miei alimenti preferiti, l'anatra, in una rivisitazione dei classici ravioli ripieni. La ricetta nasce da una delle tante trasmissioni televisive che parlano di cibo, credo alla fine di un tg, in cui una chef spiegava come preparare un ripieno a base di petto d'anatra e mi ha ispirato subito una personale versione al profumo di zenzero e curcuma in abbinamento a un classicissimo Porto/tartufo. Ho volutamente eliminato qualsiasi spezia che rimandasse ai tradizionali ravioli di carne, tipo il ginepro o la noce moscata, sostituendoli con spezie fresche come lo zenzero che alleggeriscono il gusto deciso (e un poco fegatoso) dell'anatra lasciando in ultimo un retrogusto fresco. In famiglia sono stati molto apprezzati, tanto che sono riuscita a convincere le mani di mia madre a partecipare ad una foto :) Per il resto le foto sono di una gita mangereccia/natalizia sul lago di Como, dove ci siamo rimpinzati di polenta oncia, grigliata di carne, cotechino e lenticchie semplicemente deliziosi!!!
Ingredienti per quattro persone (abbondante)
un petto d'anatra di circa 380/400g
(peso netto senza grasso circa 320/340g)
una carota media
una costa di sedano
uno scalogno grande o due piccoli
mezzo bicchiere di porto (chianti o barolo)
un litro di brodo vegetale
un cucchiaino di zenzero in polvere
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
sale e pepe
3 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai abbondanti di grana grattuggiato al momento
un uovo
300g di farina bianca
3 uova
un pizzico di sale
mezzo bicchiere di porto
burro al tartufo
1/2 cucchiaino di miele (nel caso si usino barolo o chianti)
Preparazione
Pulire le verdure e tritarle per un soffritto non troppo fine. Eliminare il grasso dal petto d'anatra e tagliare la carne a dadini piccoli. Soffriggere in abbondate olio caldo le verdure, aggiungere la carne mescolando bene e quando i pezzi sono coloriti, sfumare con il vino. Qundo il vino si sarà ben ristretto, circa dieci minuti, aggiungere metà brodo bollente, le spezie e cuocere per almeno un'ora, aggiungendo brodo caldo all'occorrenza. La carne deve risultare tenerissima. Togliere i pezzi di carne dal fondo di cottura che deve essere un po' liquido (nel caso aggiungere un cucchiaio di brodo). Frullare la carne molto finemente, mentre nel fondo di cottura sciogliere il pangrattato in modo che si ammorbidista e assorba tutti i sapori. In un biellino capiente unire la carne, il pangrattato diventato ormai un impasto scuro, il grana impastando con energia. Assaggiare l'impasto ottenuto e regolare di sale e pepe. Unire l'uovo ben sbattuto. Lasciar riposare l'impasto per i ravioli per qualche ora o anche tutta la notte in frigo.
Impastare la farina e le uova fino ad ottenere un impasto liscio. Se il rosso dell'uovo è un po' smorto io aggiungo un pizzico di paprika, fa sembrare la pasta più bella senza alterarne il sapore. Lasciar riposare la pasta per un'oretta chiusa in un contenitore ermetico non in frigo. Confezionare i ravioli.
Per il condimento qui dipende dai gusti e dal vino usato. Io ho usato il Porto e del burro al tartufo (purtroppo di scarsa qualità).
Mettere il vino in un tegamino e farlo bollire a fuoco basso finchè non si è ristretto di più della metà. Aggiungere una noce di burro al tartufo, facendola sciogliere perfettamente. Togliere dal fuoco, far riposare un minuto e versare il composto sui ravioli scolati al momento e già condidi con il burro al tartufo. Se invece del porto si usa un vino tipo barolo aggiungere mezzo cucchiaino di miele e un cucchiaio di brodo vegetale per stemperarne il sapore deciso.
Ingredienti per quattro persone (abbondante)
un petto d'anatra di circa 380/400g
(peso netto senza grasso circa 320/340g)
una carota media
una costa di sedano
uno scalogno grande o due piccoli
mezzo bicchiere di porto (chianti o barolo)
un litro di brodo vegetale
un cucchiaino di zenzero in polvere
mezzo cucchiaino di curcuma in polvere
sale e pepe
3 cucchiai di pangrattato
3 cucchiai abbondanti di grana grattuggiato al momento
un uovo
300g di farina bianca
3 uova
un pizzico di sale
mezzo bicchiere di porto
burro al tartufo
1/2 cucchiaino di miele (nel caso si usino barolo o chianti)
Preparazione
Pulire le verdure e tritarle per un soffritto non troppo fine. Eliminare il grasso dal petto d'anatra e tagliare la carne a dadini piccoli. Soffriggere in abbondate olio caldo le verdure, aggiungere la carne mescolando bene e quando i pezzi sono coloriti, sfumare con il vino. Qundo il vino si sarà ben ristretto, circa dieci minuti, aggiungere metà brodo bollente, le spezie e cuocere per almeno un'ora, aggiungendo brodo caldo all'occorrenza. La carne deve risultare tenerissima. Togliere i pezzi di carne dal fondo di cottura che deve essere un po' liquido (nel caso aggiungere un cucchiaio di brodo). Frullare la carne molto finemente, mentre nel fondo di cottura sciogliere il pangrattato in modo che si ammorbidista e assorba tutti i sapori. In un biellino capiente unire la carne, il pangrattato diventato ormai un impasto scuro, il grana impastando con energia. Assaggiare l'impasto ottenuto e regolare di sale e pepe. Unire l'uovo ben sbattuto. Lasciar riposare l'impasto per i ravioli per qualche ora o anche tutta la notte in frigo.
Impastare la farina e le uova fino ad ottenere un impasto liscio. Se il rosso dell'uovo è un po' smorto io aggiungo un pizzico di paprika, fa sembrare la pasta più bella senza alterarne il sapore. Lasciar riposare la pasta per un'oretta chiusa in un contenitore ermetico non in frigo. Confezionare i ravioli.
Per il condimento qui dipende dai gusti e dal vino usato. Io ho usato il Porto e del burro al tartufo (purtroppo di scarsa qualità).
Mettere il vino in un tegamino e farlo bollire a fuoco basso finchè non si è ristretto di più della metà. Aggiungere una noce di burro al tartufo, facendola sciogliere perfettamente. Togliere dal fuoco, far riposare un minuto e versare il composto sui ravioli scolati al momento e già condidi con il burro al tartufo. Se invece del porto si usa un vino tipo barolo aggiungere mezzo cucchiaino di miele e un cucchiaio di brodo vegetale per stemperarne il sapore deciso.
2 commenti:
Che posti magnifici! Quei ravioli li esaltano perfettamente.
Grazie :)
Posta un commento