Artravelling: Da Pila a Chamolé... fino al rifugio Arbole, Valle d'Aosta

lunedì 29 agosto 2016

Da Pila a Chamolé... fino al rifugio Arbole, Valle d'Aosta


Questa settimana per la rubrica "gite nei dintorni" proponiamo una bella passeggiata sù sui monti della Valle d'Aosta e più precisamente Pila, a un paio d'ore di autostrada da Milano. La località di Pila, in provincia di Gressan, è una famosa stazione sciistica molto ben organizzata con un ottimo sistema di telecabine e seggiovie che permettono di raggiungere innumerevoli piste nella stagione invernale. In quella estiva si trasforma in un bel luogo dove rilassarsi, fare passeggiate, praticare mountain bike con piste piuttosto impegnative, e mangiare gustose specialità valdostane. In estate inoltre permette di respirare una profumata e fresca aria montana che fa scordare per qualche ora l'afa opprimente della città. La telecabina si prende ad Aosta ed in una ventina di minuti si arriva sull'altopiano di Pila. Qui si trovano alcuni ristoranti interessanti dove è possibile fermarsi a mangiare, prendere il sole o fare un tuffo in piscina. A questo punto si può scegliere se prendere la seggiovia fino al Colle Chamolé (la nostra scelta) o passeggiare fino alla seggiovia per raggiungere la Baita di Grimod. Entrambe le passeggiate offrono una splendida vista sulle Alpi che circondano Aosta. Salendo con la seggiovia di Chamolé si incrociano le piste da montain bike in cui si possono ammirare le acrobazie dei ragazzie (e ragazze) che hanno il coraggio di percorrerle a tutta velocità.














Arrivati in cima, dopo una veloce passeggiata di pochi minuti, praticamente in piano, si giunge a un piccolo lagetto dove si specchia la cima simpaticamente ingannevole del Colle Chamolé. Ingannevole perchè da sotto sembra una bella passeggiata montana poco faticosa. Non mi dilungherò raccontando di fiato corto e gambe doloranti ed arriverò direttamente in cima da dove si gode una bellissima vista della catena alpina. In cima ci si sente molto bene, l'aria è leggera e profumata, e la vista a 360° ripaga della fatica. A questo punto la fame impone un'altra piccola fatica per raggiungere il rifugio in cui ci si può premiare con un tagliere di salumi tipici, ottima polenta con vari spezzatini saporiti di manzo o cinghiale. In settimana dedicherò un post al tagliere di salumi per approfondire le specialità valdostane come salumi tipo la mocetta o formaggi tipo il Blue d'Aoste. Con la pancia piena si possono scegliere tra due vie per il ritorno. Se non si è pagato il ritorno in seggiovia/cabinovia si può scendere direttamente a Pila in un paio d'ore, con un sentiero piuttosto semplice tranne che per i primi duecento metri di canalone ripido. La seconda possibilità è tornare sui propri passi rifacendo il sentiero dell'andata; diciamo che la salita iniziale anche se sembra veramente ardua è meno impegnativa dell'andata e si riesce a fare nonostante la polenta nello stomaco. Morale, bella gita, bei panorami, ottimi cibi, persone gentilissime e cordiali ovunque. Un bel modo per passare una giornata estiva.









Qualche informazione utile: La prima comodità che si nota quando si arriva ad Aosta è l'ampio parcheggio a lato della stazione della telecabina. E' possibile fare un biglietto comulativo per tutte le varie seggiovie in quota, molto comodo per evitare le code. Attenzione agli orari e alle giornate di chiusura perchè le seggiovie chiudono abbastanza presto (verso le 17) e scendere a piedi è molto faticoso. Obbligo assoluto se ci si trova in zona è di portarsi a casa una confezione di Lardo di Arnad!

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